mercoledì 23 novembre 2011

CONGRESSO PROVINCIALE DEL 20.11.2011- Comunicato Stampa

Domenica 20.11.2011, presso la sede del Circolo “Peppino Impastato” di  Campobasso, si è tenuto il Congresso della Federazione Provinciale di Campobasso del PRC.
Dopo la relazione del segretario uscente ed un ampio e partecipato dibattito sugli attuali temi politici, nel corso del quale si sono succeduti numerosi interventi, si è proceduto alla composizione del  nuovo Comitato Politico Federale, nonché dei nuovi organismi di garanzia.
Alla carica di segretario provinciale del Partito è stato riconfermato il compagno Marco Ciarfeo. La nuova segreteria è composta dai compagni Ennio Plescia, Marco Cataldo, Maurizio Palmieri e Marco Petti. Quale Presidente del Collegio di Garanzia è stato designato il compagno Vincenzo Gravino.
Il Segretario Ciarfeo, oltre a garantire il massimo impegno nei confronti dei Circoli in tutto il territorio, ha ribadito la linea del Partito in netta contrapposizione alle politiche neo-liberiste pienamente rappresentate dal governo dei poteri forti presieduto da Monti, espressione di un vero e proprio commissariamento dell’Italia da parte della BCE con il sostegno della grande ammucchiata costituita da PDL, PD e  da quasi tutti gli altri  partiti,  di centrodestra come di centrosinistra.
Campobasso, lì 23 novembre 2011
                                                                                                    Segreteria Federazione Provinciale di
                                                                                                                Campobasso - PRC

domenica 20 novembre 2011

COMUNICATO STAMPA

In occasione del congresso del circolo del Partito della Rifondazione Comunista di Termoli, tenutosi sabato 12 novembre u.s., informiamo che è stato designato alla carica di Segretario del locale circolo il compagno Mimmo Farina. Avvocato di 39 anni, giornalista e operatore culturale, iscritto da diversi anni e più volte candidato tra le fila del Partito, nonché presidente dal 2002 dell’associazione culturale “Kimera Cineclub” e organizzatore della ormai consolidata kermesse cinematografica “KIMERA FILM FESTIVAL”.  È stato eletto, inoltre, il nuovo direttivo del circolo composto da Alessandra Santagata, Rosalba Palumbo, Leda Di Santo, Giuseppe Santoro, Marco Cataldo, Adele Di Pardo, Antonello Manocchio e Pasquale Sisto. 
Queste di seguito, le dichiarazioni del neo segretario rese all’atto della sua elezione: “Impegno prioritario della nuova segreteria sarà quello di rilanciare e di amplificare il progetto politico alternativo al dominio imperante dell’ideologia del mercato a tutti i costi, anche contro la stessa esistenza delle persone. Per questo motivo la linea sarà di ferma contrapposizione alla deriva iperliberista assunta dallo stesso centrosinistra, a livello locale e nazionale.
Ogni indirizzo politico incompatibile col miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori, dei giovani, dei pensionati e in generale di tutti i ceti deboli e non parassitari, vedrà questa segreteria e l’intero circolo di Termoli in prima linea a sostenere la più dura opposizione.
Auspicio della nuova segreteria sarà apertura e coinvolgimento in questa lotta -che è anzitutto lotta di civiltà- di tutte le espressioni ed esperienze conflittuali e antagoniste che si muovono nella nostra società.
Il circolo cittadino del PRC lavorerà, inoltre, per riportare “alla luce” tematiche ormai sepolte dall’amministrazione comunale di Termoli, quali il rilancio di adeguate politiche culturali, di iniziative per la tutela ambientale e contro la svendita del nostro territorio, di politiche contro il crescente disagio giovanile, incentivanti l’occupazione e la stabilizzazione dei precari, di urgenti interventi sociali a sostegno della nostra popolazione, sempre più impoverita da politiche inique, regionali e nazionali.” 
Un augurio sentito, da parte di tutti i compagni, di un buono e fattivo lavoro al neo Segretario del PRC Termolese. 
Termoli, 17 novembre 2011

Congresso Provinciale

Domenica 20 novembre 2011, dalle ore 16,30, presso il Circolo Prc "Peppino Impastato" sito in Campobasso alla Via Monte Sabotino n°1 si terrà il Congresso Provinciale della Federazione di CB.

domenica 13 novembre 2011

Congressi di Circolo

Circolo di TERMOLI
Doc.n°1 voti 1
Doc. n°2 voti 0
Doc. n°3 voti 13
Eletto segretario di circolo il compagno Domenico Farina

Circolo di URURI
Doc.n°1 voti 0
Doc. n°2 voti 0
Doc. n°3 voti 28
Eletto segretario di circolo il compagno Vincenzo Gravino

Circolo di CAMPOBASSO
Doc.n°1 voti 13
Doc. n°2 voti 11
Doc. n°3 voti 3
Eletto segretario di circolo il compagno Paolo Di Lella

venerdì 4 novembre 2011

Paolo Ferrero

Il maltempo continua a mietere vittime nel nostro Paese: incuria e mancanza di un piano di riassetto idrogeologico sono i due elementi chiave di queste tragedie. È sempre più evidente la necessità di una grande opera da fare con urgenza in Italia: la messa in sicurezza del paese e la manutenzione del territorio, delle infrastrutture, degli edifici. È intollerabile che ogni volta il maltempo provochi disastri di questa portata e metta in ginocchio le nostre città. Esprimo tutta la mia solidarietà alle famiglie delle vittime e a tutti i cittadini di Genova e della Liguria. Come Prc, come abbiamo fatto e stiamo facendo a Borghetto Vara, saremo a fianco delle popolazioni colpite così duramente.

giovedì 3 novembre 2011

Comitato Politico Provinciale del 30.10.2011 - Sottoscrizione Documenti Congressuali

Presenti: 14/20
Documento 1 sottoscrizioni 2;
Documento 2 sottoscrizioni 2;
Documento 3 sottoscrizioni 10.

Commissione Congressuale:
Presidente:  Marco CATALDO
Componenti: Marco CIARFEO, Adele DI PARDO, Marco PETTI, Dario URBISCI.

Roma 15.10.2011 - PRC Molise





Regionali Molise 2011 - Paolo Ferrero a Ururi - Sala L.Incoronato





Sconfiggere l'antipolitica con spirito Gramsciano.

di Giovanni Russo Spena
Il ricambio, anche anagrafico, di un gruppo dirigente di un partito di sinistra è impresa ardua; da affrontare con paziente e saggia sobrietà; anche con rotture, se necessario. Ma tutto ciò che tocca Matteo Renzi diventa fatua arroganza; sotto il vestito niente, se non un pasticciato disegno ultraliberista e anche reazionario; lotta di classe, ma dal punto di vista del padrone, in una fase di crisi organica del capitale. Alla ricerca indispensabile oggi per ricostruire una soggettività organizzata popolare Renzi sostituisce disordinati spezzoni tematici del "partito borghese". E' il ragazzo di bottega di Marchionne e di Montezemolo. E' anche lui frutto, purtroppo, di una sinistra che non c'è più. E' la punta estrema dell'esaltazione tecnologica mediatica della comunicazione del nulla; ma funzionale ad una duplice pericolosa operazione.
La prima è quella strutturale e sociale; non è solo l'asse con Marchionne e Montezemolo (i cinque punti programmatici di Montezemolo nella lettera a Repubblica sono il vangelo di Renzi); è la concezione della distruzione dell'organizzazione di massa, a partire dalla Cgil, l'aspetto più grave. Le organizzazioni di massa e le strutture intermedie della società, le "potenze sociali" autonome sono liquidate con fastidio come vetustà archeologiche dello scorso millennio. E vi è un disegno (implicito, ma chiaro) di riscrittura della Costituzione; le primarie vengono, infatti, considerate il rovesciamento della stessa formazione costituzionale della rappresentanza, la leva e la giustificazione del potere plebiscitario assoluto. Berlusconi non avrebbe saputo dire meglio; altro che post berlusconismo! Quella di Renzi è una sorta di nuovo Lingotto veltroniano banalizzato.
Renzi ci rende ancora più forti nella nostra critica di fondo all'impianto maggioritario bipolare; alle primarie, che rischiano a questo punto di sfibrare e dissipare la stessa articolata unità elettorale antiberlusconiana; alla sostituzione di Berlusconi con un governo che nasce, programmaticamente, intorno alle imposizioni antioperaie e antipopolari della Bce, accettate con piacere e con piacenza da Renzi e simili. Ma a questo aspro giudizio sull'operazione della Leopolda aggiungerei una sommessa preoccupazione che riguarda coscienza di massa e senso comune. E, quindi noi stessi, il nostro popolo. Come è possibile che l'operazione di Renzi, così organicamente e squisitamente di destra, attivi tante persone e anche tanti compagni, come ho constatato in questi giorni? Penso che questo sia il frutto estremo di un odio popolare degli apparati politici di sinistra che fa apparire preferibile un "guastatore" liberista, un po' antipolitico e un po' sfrontato, al continuismo burocratico. Non tocca forse a noi riempire questo vuoto, sconfiggere seriamente l'antipolitica da sinistra con radicalità programmatica e gramsciano spirito di scissione? Inizia da qui, io credo, il vero discorso.
da Liberazione 2/11/2011